martedì 9 agosto 2016

Associazioni Sportive Dilettantistiche: la prova sulla "Decommercializzazione" a carico dell'Amministrazione Finanziaria



Importante ordinanza della Suprema Corte di Cassazione in ordine al corretto trattamento delle operazioni “Decommercializzate”, da sempre oggetto di contenziosi tributari.

In una recente attività difensiva avevo eccepito la necessità che l’onere della prova di comportamenti lesivi delle norme poste a base del comparto sportivo-dilettantistico dovesse ricadere sull'Amministrazione Finanziaria e non già, come più volte sostenuto dalla stessa, a carico dell’Associazione Sportive.

Con l’ordinanza n. 15479 del 26.7.2016, la Corte di Cassazione ha stabilito che, nell'ipotesi in cui all'associazione sportiva dilettantistica sia contestata la “decommercializzazione” dei proventi relativi alle prestazioni svolte nei confronti dei propri soci, l’onere della prova ricade sull'Amministrazione finanziaria laddove le prestazioni siano state effettuate in ottemperanza a quanto previsto dall'atto costitutivo e dallo statuto sociale e questi ultimi siano redatti conformemente alle disposizioni di cui all'art. 148 del TUIR.

Ciò anche nel caso in cui la contestazione circa l’applicazione delle agevolazioni fiscali di cui alla L. 398/91 derivi dal fatto che l’associazione, a seguito di richiesta dell’Agenzia delle Entrate, non sia stata in grado di produrre i libri sociali e le scritture contabili, in quanto andati distrutti a causa di un incendio (sempre che tale circostanza risulti da apposita denuncia presentata agli organi competenti).


Dott. Victor Di Maria

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