venerdì 14 novembre 2014

PENSIONI D'ORO: Arriva la furbata......


A voler essere ingenui potremmo dire che dalla norma è stata cancellata erroneamente un comma che stabiliva un limita massimo per le cosiddette "Pensioni d'oro". Ma siccome l'ingenuità non è compatibile con l'argomento, bisogna allora dire che in maniera furbesca  e beffarda il legislatore ha cancellato il comma che istitutiva un limite massimo alle cosiddette pensioni d’oro, stabilendo l’impossibilità di percepire un assegno superiore all’80 per cento dell’ultimo stipendio.  
La norma era stata fissata dall’articolo 24 della legge 214 del 2011, la legge Fornero, e disponeva che dal primo gennaio 2012 fossero calcolati con il sistema contributivo anche i contributi di quanti, fino ad allora, erano stati soggetti al calcolo retributivo (assai più vantaggioso).  
LA notizia viene oggi rilanciata dalla CGIA di Mestre che testualmente scrive:
"Secondo l’allarme lanciato dall’Inps, potranno dunque godere di una pensione stratosferica circa 160 mila persone, quanti cioè, pur avendo raggiunto i 40 anni di anzianità contributiva, a dicembre 2011 hanno deciso di restare in servizio a oltranza. Si tratta, per esempio, di professori universitario o magistrati.
La rimozione del vincolo, da un lato, costerà alle casse dell’Istituto nazionale di previdenza sociale circa due miliardi di euro da qui al 2014, dall’altro, accentuerà la percezione dell’iniquità di alcuni fenomeni sociali determinati proprio dalla legge Fornero, quali gli esodati."
Che dire.......

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