lunedì 30 giugno 2014

Da oggi obbligo del POS di Victor Di Maria


L’obbligo di accettare il pagamento con carte di debito - L’obbligo Pos è stato introdotto per promuovere la diffusione e l'uso dei pagamenti con carte di debito e credito e limitare l’uso del contate, favorendo il contrasto all’evasione.

I costi connessi a tale nuova previsione sono preoccupanti, soprattutto per alcune categorie di imprese ed operatori.

Il Ministero dell’Economia ha però chiarito che non è prevista alcuna sanzione nel caso in cui i professionisti non dovessero dotarsi di POS entro la data del 30 giugno 2014.
Si aderisce, in tal modo, all’interpretazione fornita dal Consiglio nazionale Forense, che, con riferimento alla disposizioni che dovrebbero trovare attuazione parla di mero “onere”, piuttosto che di “obbligo giuridico”.

Le conseguenze connesse al mancato rispetto dell’obbligo
 - Qualora il cliente volesse effettuare il pagamento con carta di debito, ma il professionista ne fosse sprovvisto, si configurerebbe la fattispecie della “mora del creditore”.

In questo caso il debitore non è liberato dall’obbligazione, ma, comunque non può essere addebitato allo stesso il ritardo nel pagamento.
Per questo motivo il professionista/imprenditore non dotato di Pos non potrà chiedere al cliente che vuole pagare con carta di debito gli interessi maturati.

In tal senso una possibile soluzione potrebbe essere quella di inserire un’apposita clausola contrattuale con la quale si individua un metodo di pagamento diverso dalla carta di debito: nulla vieta infatti alle parti di derogare la disposizione introdotta.

Grandi incertezze sorgono invece con riferimento ad alcuni operatori: si pensi per esempio ad un piccolo fast food, in cui il cliente decida di pagare con carta di debito il conto superiore a 30 euro.
In questo caso, evidentemente, la mora del creditore non è una conseguenza priva di effetti.
Come comportarsi con il cliente che dopo aver consumato, possa pagare soltanto con carta di debito? Potrebbe allontanarsi dal locale senza saldare il conto?
È sempre vero che il debitore non è liberato dall’obbligazione, ma quante probabilità ci sono che un cliente torni dopo alcuni giorni con il contante per provvedere al pagamento?

Si pensi poi all’elettricista che si rechi presso le famiglie per piccoli interventi di manutenzione.
Cosa dovrà fare ?

Appare quindi ovvio il motivo per il quale si parli di una semplice “arma spuntata” nella lotta contro l’evasione, in grado di generare soltanto confusione e complicazioni.
Dott. Victor Di Maria

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